Cellulari, bambini a rischio tumore 5 volte più degli adulti

Mentre la nostra attenzione, da appassionati di telefonia mobile, è giustamente presa da iPhone, Google Android ed aumenti delle tariffe più o meno autorizzati, come un fulmine a ciel sereno arriva una notizia che, se confermata, rappresenterebbe un qualcosa di tremendamente serio. Forse non ora, ma tra qualche anno, quando potrebbe scatenarsi – a causa delle emissioni dei telefoni cellulari – una sorta di epidemia di tumori al cervello.

L’allarme è stato originariamente lanciato dall’autorevole Independent on Sunday, che ha riportato i risultati di una sconvolgente ricerca svedese (condotta dal Prof. Lennart Hardell dell’università di Orebro) secondo la quale, bambini e teenager, non avendo un cranio spesso come quello degli adulti, hanno un cervello molto più esposto alla ricezione di radiazioni nocive, in molti casi responsabili del formarsi di tumori al cervello.

La ricerca, va detto, ha dei toni forse troppo allarmanti, ma i consigli di Hardell, secondo il quale i bambini dovrebbero stare alla larga dai telefonini (tranne casi di emergenza) ed i teenager dovrebbero prediligere la messaggistica o il viva voce, non sono certo da lasciar cadere nel vuoto. Insomma, nel dubbio, è sempre meglio intraprendere la strada più sicura.

Per entrare ancor più tristemente nel dettaglio, possiamo dire che gli studi svedesi menzionano in particolar modo tumori come glioma e neuroma acustico (un tumore benigno che causa sordità). Tutta la documentazione, come giusto che sia per una ricerca di questo spessore, è stata presentata ad un congresso della Royal Society di Londra, incentrato proprio sul tema relativo all’utilizzo di dispositivi mobili e gli effetti di questi ultimi sulla salute umana.

Che dire? Siamo ancora di fronte ad una ricerca che apre i nostri occhi su scenari che non vorremmo vedere nemmeno nel peggiore dei film horror. Speriamo vivamente che gli studiosi svedesi abbiano preso una bella cantonata, però intanto è meglio limitare il più possibile l’utilizzo di telefonini da parte dei giovanissimi.