Torna alla ribalta, anche all’inizio di questo nuovo anno, il tanto discusso problema legato all’utilizzo del cellulare in relazione alla salute degli utenti: c’è chi è convinto che si tratti di una relazione forzata, non provata da argomenti certi e da prove concrete, chi invece invita alla cautela e alla prevenzione, affinché si possano evitare delle previsioni apocalittiche nei prossimi anni. Ma ci sono comunque delle situazioni abbastanza palesi, in cui è indubbio il rapporto tra uso del telefonino e alcuni problemi di salute: stiamo parlando di dermatiti, soprattutto nella zona tra il viso e l’apparato uditivo, le zone del corpo maggiormente interessate nell’atto della chiamata. La causa di questo tipo di irritazione è legata alla presena di alcuni elementi, il cromo e il nickel, a cui diverse persone sono sensibili.
Se pensiamo che sono stati registrati finora ben 10 mila casi di dermatiti nella zona facciale e auricolare, il cellulare è senza dubbio il maggiore sospettato: c’è chi ha anche ipotizzato una sorta di irritazione causata dal cellulare “in accoppiata” con alcuni prodotti per la bellezza o la detersione della pelle, che renderebbero il derma estremamente sensibile alle sostanze sopraccitate, causando, appunto, le dermatiti. Il problema è abbastanza difficile da circoscrivere per avere un quadro generale dei prodotti e dettare delle norme generali di utilizzo.
L’eterogeneità della produzione di telefonini, in alcuni casi privi dei controlli necessari affinché tutto sia a norma e regolamentato secondo i principi comunitari (pensiamo, ad esempio, alle miriadi di prodotti “made in China”, spesso commercializzati all’estero senza aver superato i rigorosi test previsti), è una delle incognite da tenere presenti quando si opta per l’acquisto di un nuovo cellulare. I consigli degli esperti agli utenti riguardano, quindi, non solo verso un utilizzo più sicuro e protetto del telefonino qualora vi siano delle avvisaglie di allergie (ad esempio coprire il telefonino con una pellicola protettiva o con una custodia), ma anche per un acquisto più consapevole e garantito, senza puntare solo verso costi estremamente ridotti, a discapito della salute.