Uno dei vantaggi più apprezzati del cellulare rispetto al “vecchio” telefono di casa è che quando vogliamo possiamo “staccare la spina“, spegnendolo, e sentirci per un po’ lontani dal mondo, in un momento di pace o semplicemente concentrati al meglio su altro senza essere disturbati. Certo, lo si potrebbe fare ugualmente con il telefono fisso staccando la spina fisicamente, ma con il cellulare possiamo prenderci del tempo tutto per noi, senza disturbi esterni, in modo più pratico.
La maggior parte delle persone tende a mettere in modalità aereo (o spegnere completamente) il proprio telefonino solo poco prima di andare a dormire, all’insegna del “non si sa mai che ci sia un’emergenza“, ma una volta spente le luci si spegne anche il cellulare. Purtroppo però le nuove generazioni che stanno crescendo con il telefonino e che lo considerano come un oggetto essenziale non hanno questa abitudine. A metterlo in luce è una ricerca condotta dagli studenti del centro territoriale permanente dell’Istituto Mazzoni di Prato.
L’intervista telefonica è avvenuta interpellando giovani dai 16 ai 35 anni e i dati emersi non fanno che confermare che il cellulare non è più solo un “accessorio“: ben l’86% degli intervistati ha dichiarato di non spegnere il proprio telefonino praticamente mai, neppure di notte. Il 60% dice che non potrebbe vivere senza cellulare e che perderlo sarebbe una vera e propria tragedia.
A confermare, poi, il fatto che il cellulare non è usato solo come mezzo di comunicazione c’è un buon 60% degli intervistati che lo utilizza come vero e proprio dispositivo di intrattenimento mobile (chi per i giochi, chi per fare e visualizzare foto, chi per navigare in internet, chi per frequentare i social network e così via). Quasi un terzo di loro spedisce una media di oltre 20 SMS al giorno ed effettua dalle 6 alle 10 telefonate al giorno, dati che vanno ben oltre alla classica frase che si usava anni fa “ho preso un cellulare perchè non si sa mai…“.