AGCOM e AntiTrust monitoreranno i prezzi di SMS ed MMS. Sarà sufficiente?

di Silvio Spina Commenta

Cari lettori, saremo tutti d’accordo, o quasi, nell’affermare che la telefonia mobile in Italia, in particolare l’offerta tariffaria, è davvero molto cara. Ormai le convenienze arrivano soltanto periodicamente, con offerte ad hoc (ad esempio le promozioni estive o invernali, attese quasi spasmodicamente dai clienti), oppure attraverso il cambio operatore tramite procedura MNP, specie se si mantiene il proprio numero.

Risultato? I nuovi clienti vengono sommersi di promozioni, piani agevolati, bonus di chiamate e messaggi, mentre i clienti di lunga data si trovano con piani ancora sconosciuti, che cambiano (troppe volte in peggio) e che diventano proibitivi qualora si voglia telefonare ad un numero appartenente ad un gestore differente dal proprio. Ma qualcosa sembra muoversi e, a quanto pare, le compagnie telefoniche non dormiranno sonni tranquilli.


L’Autorità per per le comunicazioni e l’Antitrust, infatti, hanno deciso di unire le forze per aprire un’indagine sui costi degli SMS e degli MMS che, secondo alcuni, potrebbe sfociare in un’inchiesta ben più ampia, volta a monitorare la condotta dei gestori mobili operanti nel nostro paese. Un procedimento accolto in maniera positiva dal Codacons e dalle altre associazioni di consumatori.

Nell’inchiesta aperta dai due organi di controllo verrà stabilita la correttezza dell’informazione e la trasparenza degli operatori verso i propri clienti. Un aspetto, questo, molto discusso e duramente criticato dalle associazioni di consumatori ma soprattutto dagli utenti stessi e non soltanto legato alla messaggistica: spesso, infatti, ci si ritrova con piani non conformi a quanto veniva sponsorizzato inizialmente, senza che vi sia un canale di comunicazione adeguato tra utente e operatore.

Gli SMS e gli MMS, quindi, sono sì importanti, e un costo superiore alla legalità è sicuramente un problema a cui porre fine. Ma l’indagine, a nostro avviso, non si dovrebbe fermare qui. È vero, purtroppo, che la trasparenza e la chiarezza non sono certo delle virtù che le compagnie telefoniche hanno e la concorrenza non è, poi, cosi “concorrente”. Un esempio tra tutti, i prezzi dell’iPhone ma soprattutto i costi dei piani tariffari legati al melafonino. Monitorare, certo, ma in maniera esaustiva e completa.

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