Il cellulare è sempre più un multifunzione di utilizzo quotidiano per la multimedialità. Oggi andremo ad analizzare un settore in via di sviluppo per il mobile: quello del trasferimento in Peer2Peer (P2P).
Da una prima analisi, si rileva che il client più diffuso per il Peer2Peer Mobile è SymTorrent. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale:
“Symtorrent è il primo client BiTorrent completo e pieno di funzioni per Symbian OS e supporta caratteristiche come download di file torrent multipli. E’ capace sia di scaricare che di inviare file agli altri e può registrare lo stato dei torrent incompleti. Permette inoltre di ripristinare i download dopo aver riavviato l’applicazione ed analizzare lo stato di ciascun file all’interno di un torrent”.
Symtorrent, installato su piattaforma Symbian S60 terza edizione (con a disposizione circa 867KB di spazio di memoria di per l’installazione e l’esecuzione), permette il download di file torrent con il proprio telefono cellulare.
La descrizione non è del tutto reale anche perché esistono altri client per scaricare i torrent nati anche prima di SymTorrent, come ad esempio Direct Connect Torrent, MobileDC, Gnutella, ecc.
Le gatte da pelare per gli utilizzatori di questi servizi sono risultate altre, soprattutto quando si sfiora la linea della legalità. In pratica, quando si utilizzano le piattaforme P2P nei personal computer, viene mostrato l’indirizzo IP del computer dal quale si invia/riceve e nel caso del cellulare, qualora si utilizzi un cellulare con connessione WiFi, si è comunque filtrati da un router con indirizzo IP. Se invece si volesse effettuare il download attraverso la connessione dati (tipo quella GPRS oppure UMTS), ciò che è visibile dal client è il numero identificativo della scheda telefonica dell’utente.
Secondo problema posto è quello del costo delle tariffe telefoniche. Le connessioni mobile di tipo flat sono ancora alquanto esose per permettere all’utente medio di sfruttarle in tal senso. In alternativa è proposto l’utilizzo di connessioni ad abbonamento fisso con consumo determinato.
Lo scetticismo diffuso dalle fonti di informazione riguardo all’utilizzo dei cellulari come dispositivo principe di P2P ha spesso limitato l’utilizzo di tale servizio, giocando molto sulle regole della concorrenza tariffaria e non mettendo, quindi, gli operatori telefonici in condizione di offrire proposte più vantaggiose per un utilizzo maggiore della rete UMTS e GPRS.
Staremo a vedere con l’avvento del nuovo iTorrent (sviluppato per la piattaforma iPhone che dovrebbe essere disponibile da settembre) se ci sarà l’aspettato boom in questo settore.
Aucone Michele 6 Aprile 2011 il 20:53
Beh riguardo ai torrent sul cellulare, cè un modo per controllare il client torrent che è in esecuzione nel pc, dal cellulare usando internet, è molto comodo perchè non devi lasciare in esecuzione programmi sul telefono che consumano batteria, ti basta tenere acceso il computer 🙂
Ne ho parlato qui http://www.tuttopc.net/smartphone/tutorial-come-controllare-un-client-torrent-dal-cellulare-iphone-android