Sappiamo molto bene che la telefonia mobile nel nostro paese costa caro: l’Italia è considerata uno dei paesi dove le tariffe sono le più alte in assoluto, e gli sms fanno parte di questa situazione. Con l’arrivo della direttiva sugli sms inviati tra pesi dell’Unione Europea che impone un tetto massimo sul costo dei singoli messaggi di testo, siamo arrivati anche all’assurdo che nel nostro paese il costo degli sms base inviati sul territorio nazionale è addirittura superiore a quello inviato negli altri stati dell’UE. Ma qualcosa potrebbe davvero cambiare: molte associazioni di consumatori hanno evidenziato la cosa e hanno auspicato un intervento da parte dell’Autorità garante per le Telecomunicazioni.
L’AGCOM sta già lavorando in tal senso. Stefano Mannoni, consigliere dell’AGCOM, è stato abbastanza chiaro durante un’intervento ripreso dal quotidiano nazionale La Repubblica: “L’Autorità è estremamente determinata a far cessare questa anomalia che penalizza in modo irragionevole i consumatori italiani..L’obiettivo è ridurre il prezzo degli sms e valuteremo qual è il livello congruo nel contesto italiano. Vogliamo avvicinarci alla best practice e non rimanere nell’attuale situazione abnorme”.
Tutto ciò significherebbe in pratica un calo di 3 centesimi circa rispetto alla situazione attuale: oggi le principali compagnie telefoniche offrono una tariffa base degli sms di 15 centesimi di euro, mentre il tetto massimo per l’invio di sms nei paesi dell’Unione Europea è di 13,2 centesimi. Un intervento dell’Authority, come richiesto dalle associazioni di categoria e dagli stessi utenti, potrebbe quantomeno riequilibrare questa vera e propria “anomalia”, normalizzando il mercato e rendendo più accessibile un servizio che, dati alla mano, hanno un costo esiguo per gli operatori telefonici.
Nonostante esistano offerte e promozioni che consentono di risparmiare nell’invio dei messaggi (una formula “all’Infinity”, insomma), è francamente inaccettabile che coloro che non vogliano affidarsi a questo tipo di iniziative debbano spendere cifre superiori per comunicare nel proprio paese e risparmiare inviando i messaggi all’estero. La soluzione potrebbe essere quella di trasferirci?