La crisi della finanza e dell’economia è sotto gli occhi di tutti, e la telefonia mobile, come abbiamo visto più volte, non è certo esente. E se anche un’azienda come Nokia comincia a perdere terreno c’è sicuramente da preoccuparsi. Il colosso nord europeo, come saprete, è il marchio leader del settore, seppur negli ultimi due anni le previsioni e i risultati non siano stati molto positivi. Il 2009, quindi, rappresenta un anno importante anche per il gruppo finlandese, che dovrà fare i conti con una situazione finanziaria molto complessa e a cui si dovrà necessariamente adattare per poter contenere le perdite.
Proprio per questo motivo Nokia ha già annunciato delle mosse atte a ridurre in maniera importante i costi di produzione, in modo tale da reggere la pressione della crisi e della concorrenza sempre più aggressiva. Tra le prime azioni della società c’è il taglio del personale, con la chiusura del centro di ricerca di Jyvaskyla e la conseguente perdita di oltre 300 dipendenti.
Ma questo, secondo quanto riferito dall’azienda stessa, è solamente l’inizio: Nokia ha in serbo altri tagli, come per la fabbrica di Salo, dove salteranno decine di posti di lavoro. Insomma, una riduzione generalizzata dei dipendenti, che punta, come abbiamo già detto prima, a ridurre i costi e a riequilibrare l’azienda alla difficile situazione di questi mesi. L’incognita resta la crisi: quanto durerà? Quali misure bisognerà adottare in questi mesi per riuscire ad evitare scossoni che potrebbero essere fatali?
Sono quesiti che gli analisti e le case produttrici si pongono ormai quotidianamente e a cui è difficile rispondere. L’annuncio di Nokia è un segnale di come vi sia sfiducia e insicurezza sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi. Resta comunque da vedere se le decisioni del gruppo nord europeo riusciranno, se non a rendere immune, quantomeno a limitare i danni prodotti dalle turbolenze dei mercati.