È passato già qualche giorno dal lancio dell’iPad, l’Internet tablet della casa produttrice Apple. Un prodotto che ha dominato i principali mass media ma che non ha ancora convinto appieno una parte consistente dell’utenza. La tavoletta del gruppo commerciale californiano è un ottimo prodotto ma, secondo molti, non apporta delle novità sostanziali rispetto al suo gioiellino di punta, ovvero l’iPhone. L’iPad, quindi, è una sorta di “melafonino ingigantito”, con tutti i suoi numerosi pregi ma anche difetti, dal multitasking al blocco Bluetooth, passando anche da un sistema operativo mobile che, nonostante sia molto buono, è sprovvisto di alcune features essenziali per rendere davvero differente il device.
Il futuro commerciale di iPad, però, si complica ulteriormente dopo uno studio pubblicato qualche giorno fa’ ed effettuato da Phil Bellaria e John Leibovits, della nota commissione statunitense Federal Communication Commission. Anche questa volta, il nuovo prodotto Apple punta ad ottenere un ottimo risultato di vendita ma, sebbene questa sia una previsione ottimistica, vi sarebbero delle ripercussioni negative qualora l’iPad si diffonda tantissimo: il rischio, secondo i due studiosi, sarebbe quello di saturare la banda larga mobile e, quindi, di portare al collasso l’intera rete telefonica degli States.
Ricordiamo, per chi ancora non lo sapesse, che l’iPad verrà commercializzato sia nella versione Wireless, sia nella release Wi-fi/3G: ed è proprio per quest’ultimo il modello “incriminato”. In realtà questo problema era stato già sollevato in occasione del lancio dell’iPhone 3G: anche in quell’occasione il rischio paventato era quello di un blocco della rete mobile, già satura prima del suo lancio, soprattutto in alcune zone densamente popolate degli Stati Uniti.
Le previsioni apocalittiche di qualche anno fa, fortunatamente, non hanno trovato un grande riscontro nella realtà ed è possibile che anche in questo caso si tratti di una paura eccessiva. Questo non significa sottovalutare il problema ma, in vista di una possibilità di questo tipo, si potrà ricorrere ad un aggiornamento delle reti e delle infrastrutture che supportano il tablet in 3G, cosi da evitare che l’intero sistema abbia dei blocchi.
Commenti (1)