A scuola, in discoteca, tra amici, si diffonde sempre più la moda tra i giovani di scambiarsi foto hard sul cellulare. Il fenomeno è presente soprattutto in Inghilterra, dove polizia, genitori e associazioni iniziano a lamentarsi: troppo facile che tutto questo materiale giunga tra le mani di personaggi indiscreti, che possano uplodare questi contenuti su internet e diffonderli maggiormente. L’attenzione riguarda soprattutto i pedofili, che potrebbero sfruttare la situazione per i loro scopi malefici. Ma come si può fermare il sexting (questo il nome del fenomeno) quando la condivisione di file via bluetooth tra cellulari è ormai pane quotidiano per i giovani?
Ecco come ne parla Helen Penn, capo del settore educazione Ceop:
Riceviamo un numero crescente di notizie dal pubblico, come bambini e genitori, preoccupati per questo genere di comportamento.
Abbiamo assistito a un aumento del numero di ragazzi che producono proprie immagini sessuali, e di conseguenza vediamo la normale esplorazione sessuale dei ragazzi trasformata in una proprietà pubblica.
Se una relazione finisce o qualcuno trova quel telefono, allora l’immagine potrebbe finire su un sito, un sito di social network come Facebook, o potrebbe persino finire nelle mani sbagliate, come è accaduto, e finire su un network pedofilo.
I social network sono un importante mezzo di comunicazione dei giovani ed è facile che queste foto vengano pubblicate su un profilo oppure su un gruppo. Magari, come già succede, un ex fidanzato, non ancora convinto della rottura con la propria ragazza, potrebbe denigrarla e prenderla in giro pubblicando immagini ricevute dalla stessa sul cellulare. O ancora, qualche bella adolescente, potrebbe pubblicare foto compromettenti ed essere contattata da organizzatori e ricercatori di promettenti Escort da immettere in giri poco ragguardevoli.
I pericoli sono molti. Per combatterlo, il Governo del New South Wales ha attuato una campagnia educativa per le ragazze, in modo tale da metterle al corrente dei rischi che si corrono con questa pratica. Basterà per fermare la pratica?