Wi-Fi: quando, da risorsa, può diventare rischio?

di Redazione Commenta

Delle connessioni ad internet wi-fi (ovvero senza fili), abbiamo avuto modo di parlare in diverse circostanze, soffermandoci talvolta su iniziative lodevoli come FON, pensata per far condividere – a chi ne ha voglia – la propria connessione veloce alla grande rete con tutti gli altri partecipanti, di tutto il mondo.

Sulla comodità del mezzo non ci sono assolutamente dubbi: sfruttare internet, ovunque ci si trovi, tramite il proprio computer portatile, o tramite il proprio dispositivo mobile (magari per effettuare telefonate utilizzando la tecnologia VoIP), è un qualcosa di importantissimo, che apre a chiunque un mondo immenso di possibilità, in maniera del tutto gratuita. Ma con la privacy e la sicurezza come la si mette?


Se avete mai avuto a che fare con un router wi-fi (quei dispositivi molto in voga oggi che, una volta collegati alla presa telefonica, permettono di avere un accesso ad internet senza fili nella propria abitazione… e non solo) saprete sicuramente che è necessario metterlo in sicurezza per vietarne utilizzi non autorizzati. Qualora non aveste messo una password di protezione al router che utilizzate, potreste, infatti, facilmente incappare in sorprese poco gradite, come l’utilizzo abusivo della vostra banda per fini poco leciti.

Per fare un esempio molto pratico: se qualcuno si collega alla rete, sfruttando la banda messa a disposizione del vostro router non protetto, compie degli illeciti sul web e viene “beccato” dalla polizia, le forze dell’ordine puniscono voi, in quanto titolari della connessione dalla quale sono stati compiuti i reati, e non chi ha materialmente causato i danni.

Si tratta di un fenomeno molto più diffuso di quanto si possa pensare (essendo anche diffusa la mancata cautela dei possessori di router wi-fi), che sta spingendo le autorità statunitensi a considerarlo addirittura come reato federale (punibile, nel caso si riuscisse a cogliere in castagna gli utilizzatori abusivi di connessioni senza fili, con svariati anni di carcere).

Da noi, per fortuna, la situazione è un po’ meno grave, ma è decisamente più alto il livello di non conoscenza delle misure di sicurezza da adottare quando si ha a che fare con internet senza fili. Ragione per la quale, non possiamo far altro che invitare tutti voi a controllare bene le impostazioni di sicurezza relative ai router wi-fi a vostra disposizione, e sperare che – insieme alla web TV, la rete libera per la casa e belle cose simili – sia avviata una sana campagna di informazione sulla sicurezza legata al wi-fi.

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