Curiosa questa notizia che arriva d’oltre oceano: AT&T (che per chi non lo sapesse è il colosso americano delle telecomunicazioni e l’operatore di riferimento per Apple e il suo iPhone) vorrebbe dare il via a un piano di degrado delle frequenze EDGE per dare “più spazio” alle frequenze 3G e HSDPA. Detto così, tanto di cappello all’operatore americano che vuole potenziare e migliorare la sua rete. Tutto questo però nasconde un problema che, sebbene attualmente urti i nostri “cugini americani”, un giorno potrebbe arrivare anche da noi. Un declassamento della linea EDGE porterà l’utenza di AT&T al “passaggio forzato” a dispositivi con connettività 3G e di conseguenza a stipulare nuovi contratti di abbonamento: attenzione però che il 3G non è ancora così capillarmente presente su tutto il territorio USA.
Il problema per i clienti di AT&T è palese: la connessione 3G langue e spesso i costosi device che hanno acquistato (pensiamo ad un iPhone 3G o al BlackBerry Bold) trasmettono i dati in EDGE piuttosto che in 3G. È un problema noto e solo nelle grandi città la connessione 3G è ovunque (questo problema è presente ovunque, anche in Italia): il fatto di fare un downgrade della linea EDGE rendendola meno performante preoccupa dunque tutti i clienti. AT&T, secondo l’opinione di esperti, dovrebbe per prima cosa potenziare decisamente la rete 3G e HSDPA per poi pensare di declassare la linea EDGE. Sebbene si tratti ancora di una indiscrezione (o di un rumor per dirla all’americana), i blogger degli USA sono in subbuglio.
Tutto ciò ci fa pensare alle corrispondenze possibili nel nostro mercato della telefonia mobile. In Italia la connessione dati mobile tramite rete cellulare è ancora poco utilizzata e crediamo difficile che, in un mercato in cui “pochi” utilizzano le connessioni mobili, un operatore possa fare una scelta del genere. Crediamo invece che anche gli operatori nostrani dovrebbero migliorare le infrastrutture per fornire ai clienti quelle velcità di connessione che si leggono solo sulla carta.
[via|OFB]