Sempre più spesso sentiamo parlare di danni (quasi) irreparabili al nostro ecosistema e fortunatamente di pari passo stanno aumentando le iniziative per migliorare la situazione o almeno ridurre i danni il più possibile.Che i nostri cellulari siano un concentrato di materie prime dannose all’ambiente, lo sappiamo e che una delle sue parti più “malvagie” sia la batteria lo avevamo capito. Da un lato le varie sostanze utilizzate per la loro realizzazione sono un cocktail di componenti che è lontano anni luce dal concetto di biodegradabilità, dall’altra il continuo consumo energetico sempre maggiore per tenere vivi i nostri cellulari dagli schermi sempre più luminosi e dalle cpu sempre più veloci.
Allora che fare per aiutare il nostro pianeta? Rinunciare al cellulare, beh, è dura… Aspettare le batterie biodegradabili? E’ questione di tempo, ma non sono ancora pronte. Possiamo iniziare dall’utilizzare energia pulita per caricare la batteria.
Energizer, la famosa azienda che produce le classiche pile elettriche, ha presentato al CES di Las Vegas due modelli di caricabatterie solari, l’SP1000 e l’SP2000 che sono in grado di ricavare energia elettrica ricavata dal sole per poi convogliarla ai nostri gadget tramite USB o adattatore AC.
Come si può intuire dai nomi scelti dalla società, l’SP1000 è un caricabatterie a 1000mAh, mentre l’SP2000 è da 2000mAh. Si possono ricaricare entrambi con la luce del sole o quella interna di casa. Per una carica completa il tempo di esposizione è di circa 6 ore, altrimenti, in caso di necessità si può sempre collegare alla corrente domestica. Si caricherebbe in meno di 3 ore, ma verrebbe meno il suo scopo ecologico.
Con una serie di adattatori possiamo renderlo utilizzabile per ogni telefonino e il prezzo contenuto potrebbe ispirarci all’acquisto o a un regalo utile ed alternativo. I due dispositivi costano infatti solo 50 $ (per il modello SP1000) e 100 $ (per l’SP2000), al cambio 35 e 70 euro circa.