Oggi si apre una nuova era per le telecomunicazioni nell ‘Unione europea: i regolatori delle telecomunicazioni dei 27 Stati membri dell’Unione si incontreranno infatti per la prima volta a Bruxelles come membri del nuovo Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC). Questo nuovo organismo è stato istituito nel dicembre 2009 in concomitanza con l’adozione della nuova normativa in materia di telecomunicazioni da parte del Consiglio e del Parlamento europeo. La decisione definitiva sulla sede dell ‘ufficio del BEREC, che richiederà l’accordo tra i governi dei 27 Stati membri, non è ancora stata presa e fino a quel momento l’ufficio del BEREC si insedierà in via provvisoria a Bruxelles.
In un contesto europeo caratterizzato dall’esistenza di 12 imprese di telefonia fissa e 10 di telefonia mobile che offrono servizi in più Stati membri e di centinaia di fornitori di servizi ad attività transnazionale, il BEREC ha un ruolo chiave per il rafforzamento del mercato unico delle telecomunicazioni e la promozione di una normativa coerente in tutta Europa. Assistito da un ufficio dotato di personale competente, il nuovo organismo europeo delle telecomunicazioni contribuirà in particolare a garantire pari condizioni di concorrenza nel mercato unico delle telecomunicazioni. Si pensi che nel 2008 le entrate del settore europeo delle telecomunicazioni sono ammontate a 351 miliardi di euro.
Grazie alla riforma del settore europeo delle telecomunicazioni ( MEMO/09/568 ), 500 milioni di cittadini europei possono oggi giovarsi di una scelta più ampia, favorita da una maggiore concorrenza sul mercato delle telecomunicazioni, oltre che di una più ampia copertura di connessioni internet veloci in banda larga in tutto il territorio dell’Unione e di una maggiore protezione della vita privata dei consumatori nelle comunicazioni elettroniche. Il nuovo organismo dei regolatori delle telecomunicazioni BEREC entra in funzione da oggi, mentre il recepimento dell’intero pacchetto di riforma delle telecomunicazioni nelle legislazioni nazionali dei 27 Stati membri è previsto entro giugno del 2011.