Era solo questione di tempo prima che anche gli organi statali comprendessero l’utilità, la praticità e soprattutto il risparmio che il VOIP e le videochiamate via web possono offrire. Si trattava solo che qualcuno si prendesse la briga di fare da apripista per poi, si spera, vedere tutti gli altri enti fare lo stesso passo.
Il primo Comune ad aver (giustamente) scommesso sul VOIP, nella fattispecie utilizzando il celeberrimo Skype, è stato quello di Roma che dopo alcuni mesi di “test” ha ben pensato di espandere a tutti gli uffici gli strumenti per sfruttare al meglio il più diffuso software per le videochiamate.
In due dei dipartimenti del Comune (il primo ed il tredicesimo) Skype, affiancato da auricolari e webcam, è attivo già da fine 2009 ed ora che è stata saggiata la bontà e la effettiva praticità di utilizzo anche per le videoconferenze, il sistema verrà gradualmente diffuso alla totalità degli uffici della capitale per una copertura di ben 15.000 postazioni.
Enrico Cavallari, l’assessore alle Risorse Tecnologiche ha così commentato l’iniziativa: “La novità principale riguarda la sostituzione del telefono interno di ogni dipendente con un cellulare. In questa maniera tteniamo due risultati. Il primo è che il dipendente, anche quando è lontano dalla sua postazione può rispondere alle chiamate. Il secondo è che dismettiamo le centrali telefoniche il cui costo di manutenzione è altissimo.” Il Comune ha indetto una gara d’appalto per la sostituzione del telefono fisso con il cellulare, nonché la rimodernizzazione di 15.000 postazioni informatiche che saranno tutte collegate alla ADSL oltre che essere dotate di un telefono VOIP e, quando possibile, una webcam.
Così facendo gli uffici potranno comunicare tra loro in modo completamente gratuito e si potrà persino scegliere la modalità di conversazione: auricolari, telefono VOIP o vivavoce. “Il nuovo sistema di comunicazione unificata – dice Cavallari – quando andrà a regime permetterà anche di effettuare le teleconferenze tra i vari uffici evitando di perdere tempo per spostarsi in città e raggiungere il luogo della riunione“. Se a questo aggiungiamo il fatto che, oltre il tempo risparmiato, il Comune ha stimato un risparmio annuo di circa 6 milioni di euro (tra bollette e spostamenti) c’è solo da sperare che questo sistema entri in regime quanto prima anche in tutti gli altri Comuni del nostro Paese.