Greenpeace ha emesso il suo consueto verdetto sui prodotti elettronici più ecologici del mondo con la tredicesima edizione dell‘Eco-guida. Il criterio di valutazione adottato ha, anche questa volta, fatto oggetto di proprio studio i materiali utilizzati per la costruzione del dispositivo, l’uso di energia elettrica e la produzione di gas serra durante la fabbricazione tra gli altri fattori.
La vetta della classifica è stata riconquistata da Nokia. Il colosso finlandese ha totalizzato ben 7,5 punti su 10, media incontrastata che nessuno è riuscito a superare. Segue subito dopo Samsung con un discreto 6,9 e Sony Ericsson che ora vanta di 6,5 punti. Queste sono le poche note positive del documento. Il seguito è tutto una serie di penalizzazioni e proteste della Greenpeace contro grandi marchi come per esempio la Nintendo. L’azienda persevera infatti nel presentare al mercato prodotti contenenti molte sostanze nocive. Nonostante i tanti appelli e proteste nessun minimo cenno di cambiamento. Ecco perchè si ritrova in ultima posizione.
Tra i penalizzati trovano posto anche Dell e Lenovo. Esse hanno infatti ritardato l’impegno preso con Greenpeace per eliminare definitivamente dai propri prodotti PVC e BFRs. Le tante parole non si sono concretizzate in fatti ed eccole presenti tra gli ultimi posti.
Le brutte notizie continuano ancora, soprattutto per LGE che ha deciso di rimuovere i PVC e BFRs dai propri schermi e televisori LCD non prima del 2012. Negativa sentenza anche per Fujitsu che “scava” la classifica.
L’unica azienda di cui è stato riconosciuto l’impegno è HP. Ha difatto eliminato molte sostanze nocive dai propri portatili, riuscendo a crearne uno completamente privo di queste. Gli unici componenti che ne sono ancora provvisti sono i cavi di alimentazione.
“Solo Philips, Acer e Samsung al momento sono favorevoli a tagli di emissioni sufficienti per evitare una catastrofe climatica” specifica Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace. “Ci aspettiamo che queste aziende rispettino i loro impegni sull’ambiente e sul clima e stimolino anche le altre imprese. In effetti, è davvero scoraggiante che giganti come Apple, Nokia e Microsoft siano completamente assenti in questa partita.”
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