Grazie alle moderne tecnologie, sembra che il mobile payment è destinato a farsi sempre più strada nei metodi di pagamento odierni. Il sistema è più facile della carta di credito o bancomat. Niente più code ai sportelli e niente più trafile per ricaricare il credito della scheda. Tutto a portata di mano.
Nokia, il gigante finlandese della telefonia, è il primo a puntare molto su questo tipo di innovazione, con Obopay. Ma anche altre aziende ed enti si stanno accorgendo dell’impatto che potrebbe avere.
Gartner Inc., noto advisor finanziario che offre un servizio di consulenza per gli investimenti, ha dichiarato che, secondo esso, nel 2012 il numero di abbonati a servizi mobile payment raggiungerà i 190 milioni. La rapida impennata è spiegata dalla rapida crescita avvenuta quest’anno rispetto a quello 2008. Si parla del 70,4% in più di abbonati che alla fine del 2009 dovrebbero esserere 73 milioni.
Il sistema di pagamenti con il cellulare non potrà che essere migliorato. Anche le transazioni bancarie avverranno via telefonino. Garnet ipotizza che entro il 2011 si triplicheranno.
Il processo in Italia è lento rispetto agli altri paesi. Ma qualcosa sembra già smuoversi.
Lo attesta l’accordo tra Nokia e le ricevitorie Sisal per mettere a disposizione servizi di telefonia nei punti vendita. O anche semplicemente i vari comuni che adottano la nuova tecnologia per il pagamento dei parcheggi. Uno di questi è il Comune di Parma.
Ecco come funziona il servizio. Per prima cosa bisogna registrarsi ed acquistare una parkcard, il cui costo è di 7 euro e ha validità per un anno. All’atto di registrazione bisogna fornire anche il proprio numero di targa.
Quando si parcheggia l’auto in uno spazio blu, basterà mettere bene in vista sul cruscotto la carta prepagata (ricaricabile fino ad un massimo di 50 euro) e inviare un sms ad un numero stabilito con su scritto il proprio numero di targa. In questo modo verranno scalati i soldi dalla carta e sarà pagato il parcheggio.