Le suonerie terapeutiche dal Giappone

di Redazione Commenta


Il Paese del Sol Levante, si sa, è un paese che per noi occidentali ha dei tratti bizzarri ma spesso precursore di tempi e tecnologie che solitamente arrivano dalle nostre parti solo dopo anni. Questa volta non parliamo di robot umanoidi o di altre diavolerie simili, ma di semplici suonerie… terapeutiche!

Avete capito bene, suonerie nate con il preciso scopo terapeutico che stanno vivendo un boom di download. Ma non ci troviamo di fronte ad una di quelle trovate per vendere suonerie con una scusa diversa dal solito. Queste suonerie infatti sono distribuite dalla Index, un colosso in Giappone, e la loro invenzione è attribuita a Matsumi Suzuki.

Poco noto in occidente, Mr. Suzuki è il capo del “Japan Ringing Tone Laboratory“, nato otto anni fa da una sezione del prestigioso “Japan Acoustic Laboratory“. Ha lavorato per anni al “National Research Institute of Police Science“, dove ha ricevuto numerosi premi per i suoi studi sull’identificazione vocale. Quindi un referente di tutto rispetto per queste suonerie.

Ma come funzionano? Ci sono 27 suonerie diverse, ognuna adibita ad una terapia specifica: cura contro l’insonnia, rimedio per i classici mal di testa dopo una serata di baldoria, rilassante e così via. Ci sono certe che addirittura promettono miglioramenti al tono della pelle grazie ad una scarica di onde alpha, ma coperte da dolci cinguetii. E’ presente addirittura una suoneria studiata appositamente per spaventare i corvi, una piaga per gli abitanti di Tokyo dal momento che sono uccelli che infestano la capitale e spesso rompono i sacchi dell’immondizia con conseguenti disagi di vario genere.

A quanto pare, però, la vera punta di diamante dell’offerta di queste suonerie sono le suonerie contro le allergie che promettono di liberare il naso ogni volta che il telefono squilla. Questa suoneria non si basa solo su un effetto placebo, ma è stata realizzata in collaborazione con un’equipe medica e si basa su varie frequenze «in modo che le persone scelgano il suono che risuona di più nella loro cavità nasale – ha spiegato Suzuki – e che fa cadere la percentuale maggiore di polline, liberando così il naso»

Per concludere la carrellata troviamo anche una suoneria che promette, nientemeno, di ingrandire il seno delle donne! Bufala? Forse si, ma il dottor Hideto Tomabechi, che la avvalla, ha studiato per oltre 15 anni un suono che contenesse, a livello subliminale, il verso di un bimbo che piange. Questo, a detta sua, porterebbe le donne ad una reazione fisica, oltre che emotiva, al punto di aumentare la circonferenza toracica con effetti duraturi nel tempo.

Non sappiamo se vedremo mai queste suonerie anche nel nostro Paese, ma preparatevi ad una nuova ondata di pubblicità improbabili in televisione.

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