Ve lo ricordate il pezzo finale del film Ritorno al Futuro in cui Doc, tornato da un viaggio nel 2015, caricava la sua auto con una buccia di banana e gli avanzi del contenuto di una lattina? Quella scena era di sicuro fantascienza nel lontano 1985 (in cui era ambientato) e lo è tutt’ora, a distanza di quasi trent’anni, ma da oggi forse non lo sarà più.
Alimentare una macchina con l’immondizia è ancora il sogno di molti, e lo resterà per parecchio tempo, ma stiamo vedendo i primi passi in tal senso ed in un futuro che ormai non appare troppo lontano, potremmo caricare le batterie del nostro cellulare o dei vari gadget elettronici (auricolari bluetooth, tablet, fotocamere digitali ecc) con un sorso di una bibita.
Il designer cinese Daizi Zheng non ha dubbi in merito e scommette che entro pochi anni i nostri dispositivi monteranno batterie totalmente biologiche e riciclabili e che per alimentarle basterà una soluzione zuccherina… insomma una comunissima bevanda analcolica come la coca-cola.
Zheng sta sviluppando un concept di un cellulare alimentato da questo tipo di batteria per la Nokia. La sua idea non è solo una ricerca teorica, ma dispone già di un prototipo funzionante. In seguito alle sue ricerche è giunto alla conclusione che le attuali batterie che sono utilizzate dai telefonini sono costose, impiegano minerali preziosi e sono dannose per l’ambiente data la difficoltà (e costo) di smaltimento.
Le bio-batterie, invece, sono biodegradabili al 100% e generano energia “pulita” dato che utilizzano gli zuccheri come catalizzatori e come scarto generano acqua ed ossigeno a batteria esaurita. Il potenziale di queste batterie, oltre che un notevole vantaggio per la natura, sarà che oltre al fatto di poterle caricare istantaneamente – magari anche con sistemi di emergenza – nel giro di qualche anno potranno avere un’autonomia superiore di 3-4 volte le attuali batterie agli ioni di litio.