Sono cose che posso accadere, un attimo di distrazione, lo sporgersi un po’ troppo e il cellulare precipita cadendo inesorabilmente dentro una pozzanghera o, peggio ancora, nel water. Oppure mentre siamo alle prese con la colazione o al bar arriva una chiamata, un gesto troppo repentino fa scivolare il nostro telefonino che, nemmeno a farlo di proposito, centra con precisione degna di Michael Jordan la tazza in cui stavamo bevendo. Se ci è capitato non siamo poi dei casi così rari, visto che ci sono stime che indicano che ogni anno sono circa 100 mila le persone che si vedono costrette a cambiare cellulare proprio per inconvenienti simili. Certo, mal comune mezzo gaudio, ma il cellulare resta sempre da buttare. O forse no.Le garanzie che i costruttori affiancano i cellulari, agende elettroniche, lettori mp3 e gadget simili non coprono i tuffi a cui accidentalmente li sottoponiamo ma dall’America arriva Bheestie, una sorta di sacchetto “magico” in grado di ridare vita ai nostri compagni elettronici. Purtroppo la sua efficacia non è garantita al 100%, ma i produttori forniscono una stima di riuscita che si assesta in un confortante 96% dei casi.
Ma come funziona questa “magia“? Nulla di arcano, semplicemente il sacchetto è dotato di una chiusura ermetica contro l’umidità, al suo interno ci sono dei sali atti ad assorbire l’umidità causata dall’acqua che si è insidiata all’interno del nostro telefonino. Ovviamente un prodotto come Bheestie può essere usato non solo in caso di “danno già avvenuto” ma anche per prevenire i danni che il nostro cellulare potrebbe andare incontro in caso di condense di vapore o bruschi passaggi da freddo a caldo. Il tutto per la modica cifra di 14 euro, niente se paragonati al costo del nostro sfavillante smartphone di ultima generazione che rischieremmo di buttare via dopo un incidente tra quelli sopra descritti.
Per ulteriori dettagli vi lasciamo con il sito ufficiale del produttore, sperando che non dobbiate mai averne bisogno.
