E’ possibile utilizzare antichi metodi di sopravvivenza nell’era dell’hi tech 2.0? E che validità hanno oggi i vecchi rimedi della nonna? Repubblica ha recentemente curato un servizio riguardo ciò e noi di IoChiamo.com, abbiamo deciso di consigliare qualche trucco ed aggiungere qualche informazione che può tornare utile agli utenti di questa nuova “giungla tecnologica” del XXI secolo.
La tecnologia si evolve continuamente e di conseguenza i prodotti variano nel tempo. Ma il prodotto che solitamente più si utilizza nella nostra quotidianità è il cellulare. Questo piccolo gioiellino che ci permette di fare quasi di tutto, a partire dal suo utilizzo nativo (telefonare e mandare messaggi), fino ad arrivare alle ultime integrazioni come l’essere un dispositivo di riproduzione e registrazione di formati multimediali oltre che collegarsi ad Internet, ha bisogno di una buona cura.
I “falsi miti” che circolano sulla sua manutenzione, vanno chiariti a monte perchè ci permettono di evitare ulteriori guai e soprattutto perdite di tempo per rimettere in sesto qualche situazione che non è ripristinabile.
In primis parliamo di batteria. E’ noto che quando la batteria comincia ad usurarsi (per il tempo e soprattutto per le ricariche eseguite male), comincia a durare sempre di meno, passando dalle famosissime 300 e passa ore di standby, ad un massimo di 30-35 ore. Il metodo più diffuso che si trova on line per rigenerare una batteria è quello che dice di sfregare i contatti con le dita per due minuti e poi metterla nel congelatore in una bustina di plastica. Ebbene, nulla di più sbagliato. Con la differenza di potenziale che verrà a crearsi data dal caldo e poi dal freddo, non si ripristinerà sicuramente il punto di scarica che ormai è usurato. Unico consiglio è quello di preservarla in un buon utilizzo delle ricariche.
Secondo “falso mito” è quello che tende al risparmio sull’acquisto delle pellicole protettive per display, e questo diviene sempre più incombente da quando i dispositivi sono diventati Touch Screen. La pellicola da cucina che in molti mettono sul touch screen perchè fa aderenza, non è affatto protettiva, anzi, la stessa contenendo una sostanza “semi-liquida”, logora completamente i cristalli del display.
Per oggi terminiamo qui con la nostra rubrica di errori grossolani che si possono fare con un cellulare, torneremo a breve sull’argomento.