Cordless e radiazioni: un problema reale? Ecco qualche consiglio utile

di Redazione 2

Nell’ultimo decennio la diffusione dei telefoni fissi senza fili è stata una delle tappe iniziali della rivoluzione tecnologia nel campo della telefonia mondiale. La possibilità di poter disporre di apparecchi sempre più completi, comodi e leggeri si presta come un’occasione in più per rendere la nostra vita più confortevole, intensa e comunicativa. Eppure, cari lettori, questi ultimi anni sono stati anche caratterizzati da alcune aspre polemiche legate alla funzionalità degli oramai indispensabili telefoni cordless (i telefoni senza fili che hanno ampiamente migliorato la comunicabilità domestica favorendone gli spostamenti): questi apparecchi, infatti, sono delle vere e proprie mini-stazioni radio sempre attive, che sfruttano appunto la lunghezza di queste onde, capaci di penetrare facilmente le mura di casa, mantenendo in costante comunicazione il cordless con la rispettiva base fissa collegata all’impianto telefonico.

I cordless funzionano per lo più secondo lo standard digitale DECT con trasmissione di impulsi ad alta frequenza giorno e notte, 24 ore su 24, anche se nessuno in realtà sta utilizzando l’apparecchio per le conversazioni. I danni collaterali denunciati in passato sono veramente inquietanti, legati a questi frequenti disturbi della salute:
  • Tumore, in particolare cancro al cervello;
  • Cefalea, insonnia, difficoltà di concentrazione, stanchezza, depressione, irritabilità;
  • Sensazione di rumori persistenti (tinnitus) e vertigini, irritazione degli occhi e disturbi della vista;
  • Disturbi del comportamento nei bambini come iperattività e aggressività, difficoltà di apprendimento (in analogia con la sindrome ADS), lattanti che piangono in continuazione, disfunzioni della crescita e dello sviluppo, nonché alterazioni del ritmo cardiaco e aumento della pressione sanguigna.;
  • Formazione di viscosità nel sangue, ad esempio grumi di globuli rossi; aumento del rischio di trombosi;
  • Un possibile peggioramento di molti stati morbosi preesistenti.


Forse in molti avrete già voltato loro uno sguardo minaccioso: inevitabile sia che in questo momento siate a casa o che stiate lavorando in ufficio, che questi apparecchi non siano nelle vostre vicinanze. In realtà queste critiche sono relative e non riguardano tutti i cordless presenti sul mercato. I produttori garantiscono che i DECT di ultima generazione presentano un rischio notevolmente ridotto, grazie ad alcuni preziosi accorgimenti. Innanzitutto è stata limitata l’emissione generale delle radiazioni in maniera importante, ma bisogna ugualmente assicurarsi che il prodotto acquistato presenti dei valori di rischio molto bassi: il dato di riferimento è il Volt per metro e la legge prevede un valore massimo di 58 V/m; un altro valore significativo è il riscaldamento prodotto sul capo, purtroppo non misurabile direttamente con valori numerici.

Vi sono poi alcuni consigli che possiamo darvi circa l’acquisto di un nuovo DECT, sicuramente utili e da tenere sott’occhio: fidiamoci solo dei prodotti che assicurano una diminuzione delle radiazioni quando il telefono viene riposto sulla base (operazione che spegne anche il trasmettitore del portatile) o quando viene premuto un tasto (attenzione però alla diminuzione della portata); spesso alcuni cordless diminuiscono l’intensità anche quando la ricezione è ottimale, lasciando però quella della base invariata. Non fidiamoci invece sul cosiddetto risparmio energetico: spesso gran parte della corrente si cumula negli alimentatori andando sprecata, quindi controlliamo che la commutazione consumi 1,5 Watt e non 3 o più Watt come nella maggior parte dei modelli sul mercato.

Vi proponiamo ora qualche prodotto, non possiamo mica lasciarvi dei dubbi senza offrirvi qualche valida indicazione pratica: tra tutti i cordless in circolazione spuntano il nuovo Siemens Gigaset C475 (nella foto in alto) e il Panasonic Kx-TG8220. Il primo risalta per la ottima qualità audio, una lunga autonomia in stand-by ed una funzione Eco-mode (interessante perchè abbassa la portata delle radiazioni anche con più portatili collegati ad una base unica); il Panasonic invece riassume le qualità del primo, ma presenta qualche emissione di radiazioni superiore.

La speranza naturalmente è quella di poter trovare nel mercato dei prodotti sempre più efficaci, dove per “efficacia” si intende una maggiore prevenzione per la salute del consumatore che, si spera, potrà continuare le sue conversazioni quotidiane stringendo insieme nelle mani anche una calda tazza di caffè o una pagina del suo giornale. Difficilmente, infatti, potremo in futuro rinunciare alla comodità dei telefoni cordless (diciamolo, hanno rivoluzionato la nostra vita domestica!), e con un po’ di attenzione, tranquillamente usarli in tutta sicurezza.

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