L’allergia al nichel è una patologia che comporta degli arrossamenti, vescicole e prurito sulla pelle, in seguito a contatto di questo metallo, che penetra nei strai cutanei grazie alla sudorazione di quest’ultimi. Il nichel si trova in moltissimi oggetti di uso comune come: bottoni, forbici, sedie, tavoli, maniglie delle porte, monete e soprattutto cellulari. A sottolinearlo sono i dermatologi italiani che si riuniranno la prossima settimana a Firenze, in occasione del’84 esimo congresso nazionale della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST). A soffrire di quest’allergia, con conseguente dermatite, sono già 10.000 italiani. Soprattutto i giovani e coloro che utilizzano più di un’ora e mezza al giorno il cellulare.Difatti, ponendo sempre il telefono sull’orecchio (che fa parte del viso, zona molto sensibile per gli allergici), la sudorazione porta allo scioglimento del nichel presente con conseguente infiltrazione nella pelle. Le parti del telefonino più sature di nichel sono le cornici metalliche degli schermi, delle tastiere e dei loghi, e proprio queste si sciolgono più facilmente, come dimostrato da una recente indagine condotta da un gruppo di ricercatori della Brown University del Rhode Island, negli Stati Uniti.
Tra i più colpiti da tali disturbi sono i giovani, che ovviamente utilizzano il cellulare in una maniera più assidua.
L’Unione Europea ha stabilito da anni i valori massimi di Nichel che possono essere presenti in vari oggetti tranne che per i cellulari. Fatto alquanto strano dato che i telefonini sono largamente utilizzati più di altri oggetti quotidiani: in tasca, tra le mani o sull’orecchio nessuno ne è sprovvisto. Forse anche se fosse stata prefissata una quantità per i cellulari non sarebbe stata rispettata come nel caso delle monete europee, che costringono molti allergici al nichel a dover utilizzare dei guanti per utilizzare i soldi. In ogni caso, il prossimo congresso nazionale sopra citato cercherà di fare luce su questo problema.