Neanche il tempo di presentarvi il nuovo sistema Airnergy di RCA, il gadget per ricaricare i nostri cellulari tramite una semplice connessione wi-fi, che già in rete si trovano i primi scetticismi in merito e tesi secondo le quali potrebbe non essere un dispositivo innovativo (e funzionale) come viene proposto.
Secondo l’azienda produttrice, Airnergy sarebbe in grado di “catturare” energia semplicemente tramite l’esposizione a segnali wi-fi, con conseguenti vantaggi economici, di praticità e senza dover ricorrere alle prese della corrente. Però alcuni utenti dei Physic Forum mettono in profonda discussione le affermazioni della RCA, e si chiedono come sia possibile raggiungere alcune dozzine di mAh tramite le onde wi-fi emesse da un router a 40mW.
Partendo dal presupposto che i produttori di router wi-fi hanno dei precisi parametri per la costruzione per limitare la diffusione con segnali RF. Con il wi-fi abbiamo circa 100mW diffusi in maniera omnidirezionale dal punto della sorgente. Una perdita “pesante” potrebbe essere pari a 30dB tra il trasmettitore (router) e il ricevitore (l’Airnergy ad esempio) ed in questo caso l’energia “ricevuta” sarebbe pari a 100 milionesimi di W. Insomma una quantità troppo bassa per essere presa in considerazione per lo scopo che si prefigge.Insomma c’è il rischio che l’energia ottenuta per la ricarica possa essere addirittura inferiore a quella necessaria al dispositivo per “catturarla” ed immagazzinarla.
C’è adirittura chi, come Mark Frauenfelder, sul blog Boing Boing, ha stimato che con un sistema come Airnergy, per ricaricare completamente un Blackberry siano necessari 34,5 anni… tempo più che sufficiente per trovarci sotto il naso tutt’altra tecnologia alla quale siamo abituati oggi giorno.
Ci pare piuttosto anomalo che una società come la RCA, quindi di fama internazionale, voglia “sporcarsi” con un prodotto che non funziona, specie dopo che Intel ha dato il suo contributo, e nome, per la creazione di Airnergy.
