Qualche tempo fa, vi avevo parlato dell’idea che mi ero fatto sulla possibilità che il mercato dei tablet invadesse il mercato smartphone a causa della riduzione delle dimensioni dei display che le case produttrici stavano e stanno adottando. Bene oggi vi parlerò di come questo mio pensiero sia diventato realtà grazie all’annuncio dell’uscita sul mercato di quello che Acer ha definito “100% smartphone, 100% tablet” (quello che io chiamo un BigPhone o SmartTablet, dipende dai gusti).
Le caratteristiche di questo device sono interessanti, nella norma, ma allo stesso tempo un pò diverse dalle caratteristiche standard. Il device ha un core Qualcomm Snapdragon da 1 GHz, display capacitivo e multitouch da 4.8 pollici (12.2 cm, 1024 x 480 e formato 21:9), Bluetooth 3.0, connettività HSDPA a 14.4 Mbps, WiFi b/g/n, supporto al DLNA, Dolby Mobile, porta HDMI e scossa in alluminio. A livello multimediale il “100% smartphone, 100& tablet” è parecchio all’avanguardia anche grazie alla sua fotocamera posteriore da 8 MP (con autofocus e flash LED) ed a quella anteriore a 2 MP che quindi consentirà le videochiamate. Inoltre sembrerebbe garantito il supporto a Flash 10.1. Quindi siamo di fronte ad un device estremamente completo e con tutte le carte in regola per sfondare sul mercato. La dimensione del display mi piace molto perchè è unica nel suo genere, ma trovo sbagliato definirlo sia uno smartphone che un tablet, perchè credo sia più che altro uno smartphone con il display leggermente oversize, ma di certo non un tablet. Certo è che la dotazione del device è eccezionale soprattutto pensando alla porta HDMI, al Dolby Mobile, al DLNA ed al Bluetooth 3.0 che ne mostrano l’orientamento all’intrattenimento puro. Il sistema operativo sarà Android, forse versione Gingerbread o 3.0.
Il “100% smartphone, 100% tablet” che alcuni blog di settore indicano come vero e proprio nome del dispositivo, francamente mi sembra non eccessivo, ma sbagliato; certo che un device con queste caratteristiche forse non si merita il nome di smartphone perché gli potrebbe risultare streto. Forse il nome più adatto è proprio BigPhone.