Si chiama energia cinetica e soprattutto si basa su un concetto nato dall’idea di sfruttare i movimenti casuali di un device per andare a produrre energia. Ovviamente nelle grandi situazioni industriali ed in alcune applicazioni particolari, come quelle dell’industria marina esiste già questa sorta di opportunità ma parliamo di pochissima energia per impianti di ben modeste dimensioni.
Attualmente, si sta tentando di trasferire questa potenzialità al mondo del micro e nello specifico al mondo degli smartphone, ed ecco che la società giapponese Brother Industries, si è messa subito all’opera per andare a studiare e realizzare degli accumulatori standard dotati di capacità sufficienti proprio per alimentare device come smartphone e netbook.
Le batterie in questione andrebbero a trasformare ogni tipo di vibrazione ottenuta sul device e prodotta dal movimento della mano di chi va ad impugnare l’apparato acceso. Tutto questo sarebbe ottenibile grazie ad un generatore ad induzione eltettromagnetica e ad un condensatore a doppio strato. Il formato attuale mostrato nelle demo è quello della ministilo, ma si sta ancora studiando.
Il piccolo accumulatore e generatore, sarà in grado di fornire da una potenza di minimo 10 mW, fino ad un massimo di 180 mW. Questi valori sono attualmente non adatti per gli smartphone, ma solo per device tipo telecomandi. Però l’azienda è già in piena fase di studio per studiare accumulatori più potenti per alimentare i suddetti dispositivi.
Questo tipo di batterie andrebbero a fare una sorta di concorrenza alla già passata esperienza di batterie non ricaricabili tramite movenze et similia, ma semplicemente utilizzabili al momento come riserva. Parliamo del progetto delle batterie USB, che servivano in un primo momento per alimentare device tramite la porta USB attiva in caso di mancanza di corrente all’istante.