Come spesso accade ci troviamo ad affrontare un tema tanto sentito da noi smanettoni dei telefonini: la batteria. Nonostante un miglioramento progressivo nel corso degli anni per avere batterie sempre più capienti, spesso un uso intenso dei nostri smartphone ci fa arrivare per grazia ricevuta a fine giornata. Per quei “fortunati“, poi, che hanno la possibilità di usare il caricabatterie da auto le cose non vanno molto meglio dato che una carica completa, ormai lo sappiamo tutti, non dura meno di 4 ore. Ma come sempre la ricerca ci viene incontro con una teoria che potrebbe ridurre i tempi di carica a pochi minuti.La carica delle batterie attuali si basa, detta in soldoni, su questo principio: quando colleghiamo il nostro cellulare (o qualsiasi altro dispositivo che debba essere caricato) alla presa, la corrente elettrica genera un campo che diffonde gli atomi di litio su dei fogli di graffite. Questo processo, come sappiamo, impiega diverse ore, ma un gruppo di ricercatori della Mississippi State University ha annunciato uno studio in fase annunciata per ridurre drasticamente questo tempo, portando il tutto a pochi minuti.
Questo nuovo sistema si basa su molecole diverse per tipologia e numero rispetto agli standard attuali e sfruttando un campo elettrico oscillante. Sebbene i risultati siano incoraggianti pare che dovremo, come sempre, aspettare ancora qualche mese prima che gli studi siano completati, assicurandosi che questo nuovo sistema non influisca negativamente sui cicli di ricarica delle batterie o la loro durata effettiva.
Se però questo nuovo studio portasse i risultati sperati, non solo potremmo caricare i nostri cellulari in pochi minuti ma pensiamo, ad esempio, alla spinta “evolutiva” che porterebbe per la diffusione delle auto elettriche che ora richiedono una notte intera per la ricarica completa, rendendole pressochè inutilizzabili per viaggi di portata medio-lunga. Sarebbe un enorme passo avanti anche per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente.