Il mercato della telefonia non conosce crisi: è evidente come la contrazione dei consumi interessi a volte beni di prima necessità ma non beni accessori quali “gli svaghi” e la telefonia, appunto. In questo periodo particolare della storia economica del mondo, notiamo come grosse compagnie siano in difficoltà (nel campo della telefonia mobile possiamo citarne una su tutte, Motorola) mentre la comunicazione telefonica non conosce limiti e confini. È proprio notizia di oggi che Fastweb, in un anno, ha conosciuto un boom incredibile di nuovi abbonati e un record di utili. Tutto merito della pubblicità con Valentino Rossi, oppure le gente di è stufata davvero di Telecom Italia?
I dati finanziari con cui Fastweb aveva chiuso l’anno fiscale precedente non erano proprio incoraggianti: una perdita di circa 33 milioni di euro nel corrispondente periodo 2007. I dati finanziari approvati per questo nuovo periodo sono, invece, davvero incoraggianti. Vediamoli in dettaglio.
Il totale delle utenze al 30 settembre 2008 è di 1.440.700 clienti, aumentate del 14% rispetto alle 1.263.000 di fine 2007. Con questi nuovi 43.000 abbonati acquisiti nel terzo trimestre dell’anno, Fastweb ha decisamente aumentato la sua presenza sul territorio italiano ma ha mantenuto praticamente immutata la ripartizione fra clientela residenziale e business che rimangono rispettivamente l’81% e il 19% della totalità delle utenze. In questa annata record, i ricavi sono stati di circa 1240 milioni di Euro, incrementati di ben 18% rispetto ai 1048 milioni di Euro del corrispondente periodo dell’anno precedente.
Fastweb quest’anno ha fatto numeri record e vogliamo capire il perché. Sicuramente il “martellamento pubblicitario” ha dato i suoi frutti, ma, crediamo che solo questo non basti a spiegare un simile boom di nuove utenze e introiti. Possiamo credere che l’ago della bilancia lo abbia fatto pendere una migliore offerta economica portata avanti a suon di promozioni: un nuovo utente Fastweb, in taluni casi, paga molto meno rispetto ad un vecchio utente. Sarà ora da capire cosa faranno queste “vecchie utenze”: nell’attesa, tanti complimenti a Fastweb.
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