Dopo tre capitoli, il nostro viaggio nella storia di BlackBerry volge al suo epilogo. O quasi. Siamo nel 2004, RIM si trova a fronteggiare temibilissimi rivali come il Palm Treo 650, uno smartphone con schermo a colori e tastierino QWERTY ricco di funzionalità, e decide di puntare tutto sull’usabilità della tastiera. Annuncia quindi la linea BlackBerry 7100 che, oltre ad avere un look estremamente accattivante anche per l’utenza non aziendale, è dotata del rivoluzionario SureType. Un sistema caratterizzato dalla presenza di un tastierino QWERTY “a metà” in cui ogni tasto è associato ad un numero e a due lettere differenti.
Passano pochi mesi e la popolarità del BlackBerry va alle stelle. Gli utenti passano da uno a quattro milioni e i contratti internazionali con i maggiori gestori di telefonia mobile si contano a frotte. Giunge allora il 2005, l’anno che vede una grande svolta nel mondo “BB”: debutta la serie 8700, che è caratterizzata da un form factor ultra-moderno (con tastierino QWERTY), dal supporto per la rete EDGE e dalla presenza di un poderoso display QVGA. In Europa, alcuni modelli supportano addirittura la rete UMTS 2100.
Nel 2006 nessun dispositivo mobile degno di nota può fare a meno di una fotocamera. A settembre arriva quindi il turno della serie 8100 Pearl, un BlackBerry dotato di un design giovane e sbarazzino, del sistema SureType,di una fotocamera da 1.3 Megapixel e di una trackball. Un segno indelebile nella storia di RIM.
Il resto è storia recente. Modelli come Curve 8300/8800/8900/8500 e 6800/6200/7200 non hanno nemmeno bisogno di descrizioni. Anche nel mondo “BB” elementi quali il supporto alle reti 3G/Wi-Fi, le fotocamere con autofocus, i display ad alta risoluzione e i trackpad ottici diventano fondamentali. Ma i tempi non sono più gloriosi come quelli di qualche anno fa (nonostante i nuovi quattro milioni di utenti conquistati in un solo quarto nel 2009).
Oggi il mercato è dominato da iPhone ed anche l’utenza aziendale esige terminali belli, alla moda e ricchi di funzioni multimediali. I modelli Curve 8900 e Bold 9700 sono lo specchio di questa realtà e la loro missione si sta compiendo in maniera abbastanza soddisfacente.
E il futuro? Ci saranno altri 10 anni di gloria per BlackBerry? Su questo non abbiamo dubbi: sì. RIM ha sempre dimostrato di intercettare il volere dell’utenza e di saper “trasformare” i suoi prodotti in base a quest’ultimo. Perché dovrebbe smettere proprio nella prossima decade?
Prima di lasciarci, però, lasciateci dire una cosa che avevamo colpevolmente dimenticato negli scorsi appuntamenti: Auguri, BlackBerry!
[Via | Engadget]