L’XML è un protocollo sempre più diffuso nel mondo del web e proprio il 10 Marzo del 2011, un gruppo di lavoro del W3C ha comunicato delle nuove specifiche legate all’Efficient XML Interchange (EXI) in versione 1.0. Questa nuova esposizione sarebbe una rappresentazione semplice dell’XML (ovviamente semplificata). Con questa nuova riconsiderazione del protocollo, si è riuscito ad ottimizzare le performance degli smartphone sia come memoria, sia come consumo di banda dati sia di conseguenza come capacità delle batterie.
Purtroppo l’XML in se ha un elevato consumo di risorse proprio perché i documenti che genera sono molto voluminosi. Grazie alla misurazione delle specifiche della codifica entropica delle informazioni sulle XML si è però giunti a questo nuovo codice Efficient XML Interchange, che aiuta di gran lunga la prestazione. Le caratteristiche di questo nuovo formato però, oltre ad essere legati alla sua parte “snella”, sono legati anche alla robustezza, alla indipendenza del trasporto (non si necessita di framework terzi) e soprattutto all’integrazione dello stack XML, dall’assenza di royalty e soprattutto alla possibilità di supportare il roundtrip che permette di frammentare l’uso dei dati anche per lo streaming.
Il risultato di questo strumento è sicuramente una figura snella quasi opposta al suo pro genitore e l’utilizzo in applicazioni legate agli smartphone, fa prevedere una sorta di nuovi scenari leggeri da trasferire sui mobile device. Sulla rete ci sono alcuni parser Open Source di questo formato che sono EXIficient in Java e EXIP in C.
Ovviamente ci sono tantissimi utenti e sviluppatori che si sono detti già felicissimi dell’utilizzo di questo nuovo formato, e tra tanti ne troviamo anche qualcuno celebre, come Shigeki Shibayama, CEO di Digital Platform Technology di Canon che ha parlato molto bene secondo le prospettive future di EXI 1.0. L’idea è anche quella di esportare software su stampanti, macchine fotografiche ed altri prodotti mobili.