Oggi parliamo di uno sviluppo interessante che sta per essere avviato da Blue Stacks su un progetto di virtualizzazione mobile. Parliamo nello specifico della news di ricezione dei 7,6 milioni di dollari di finanziamento ricevuti dalla stessa casa dai partner Ignition Ventures, Radar Partners, Helion Ventures, Redpoint Ventures e Andreessen Horowitz, per lo sviluppo di una nuova tecnologia di porting da Android a Windows.
Ma da dove nasce l’idea della virtualizzazione della mobilità? Lo spunto arriva dai moltissimi utenti che inviano messaggi alle software house mobili, dichiarando di come vorrebbero utilizzare le proprie applicazioni mobili su piattaforma multipla (ovvero anche sul computer di casa) perché abituati ad un certo tipo di lavoro da fare sullo smartphone che li ha abituati alla piattaforma.
Così facendo, sarebbe possibile scambiarsi i dati sincronizzandoli, ma soprattutto si potrebbe non modificare i formati e le interfacce a cui ci si è abituati costantemente in mobilità. Quindi siamo ad una svolta, ovvero il processo inverso della virtualizzazione. Se lo step decisivo che dall’inizio del 2000 prendeva forma, era quello di portare le applicazioni Windows Based sui nostri smartphone, adesso, l’utilizzo sempre più costante del mobile ci porta alla necessità opposta, ovvero quella di portare sul desktop le nostre applicazioni mobili.
Il lavoro previso da Blue Stacks è interessante è potrebbe essere utile ad una serie di progetti. La prima beta pubblica dell’interfaccia software, dovrebbe vedere la luce a partire da giugno, oppure da luglio, questo perché manca ancora una politica commerciale per la previsione di un prezzo definitivo per utente finale, che dovrebbe essere rilasciato invece per il quarto trimestre del 2011, con la relase definitiva.
I dispositivi multi touch, quindi verranno utilizzati da Blue Stacks, come se fossero tastiere e mouse e di conseguenza cambia il metodo di lavoro ma non le interfacce. Si parla di alcune integrazioni come Flash e Java, ma per ora nulla di definitivo.