Come alcune grandi aziende hanno evidenziato nelle scorse settimane (Nokia e Samsung Electronics), il mercato della telefonia mobile ha subito una brusca frenata rispetto a quanto previsto per la fine di questo turbolento 2008. L’enorme crisi finanziaria sta assumendo proporzioni per molti versi preoccupanti e in molti paesi la recessione è diventata realtà, dopo gli avvertimenti sui rischi dei mesi scorsi. Ovviamente i grandi gruppi produttori stanno cercando di arginare i danni provocati da tale crisi, con tagli alle spese e in alcuni casi, ahimè, anche del personale (come, ad esempio, Motorola, che ha deciso di chiudere anche il centro ricerche di Torino).
Ma, nelle ultime settimane, sono circolate anche delle voci insistenti su una probabile chiusura di una grande azienda operante nel settore, ovvero i-Mate. La società, con sede a Dubai, già da qualche anno si occupa della commercializzazione di dispositivi dotati di sistema operativo Microsoft Windows Mobile in diversi paesi, quali Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia, Sudafrica, Armenia, Australia e India. Insomma, un gruppo che lavora in diverse zone chiave del pianeta, con modelli spesso interessanti e di qualità.
Dopo i rumors riguardo ad una possibile chiusura, i-Mate zittisce tutti per voce dell’amministratore delegato Jim Morrison (no, non è uno scherzo, è proprio questo il suo nome). Secondo quanto detto da Morrison, infatti, l’azienda si prepara a far uscire un nuovo, interessante prodotto che verrà presentato in occasione del Mobile World Congress del prossimo anno a Barcellona.
Ma non è l’unica novità rivelata dall’ad: a quanto pare, infatti, i-Mate sarebbe in procinto di acquisire una casa produttrice cinese, in modo tale da riuscire a produrre direttamente i dispositivi. Un’altra news che farà sicuramente discutere è il possibile abbandono della piattaforma mobile di Microsoft, optando per il neonato sistema open source Android, cosi da poter avere un sensibile calo dei costi e plasmare in modo più efficace il software al device stesso.
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