Ieri vi abbiamo fornito una lettura veloce del nuovo Palm Pre. La statunitense Palm, non solo ha pienamente stupito il pubblico con il nuovo Palm Pre, ma ha stupito con le innovazioni presenti anche gli addetti ai lavori (come il Touchstone, ad esempio). Il nuovo Palm Pre non rappresenta dunque un telefono cellulare che fa il verso ad iPhone: è molto di più. Il nuovo Palm pre vuole essere una nuova pietra miliare nel campo della telefonia mobile come, a suo tempo ormai, è stato iPhone. Palm ci ha fatto attendere molto tempo prima di dare alla luce un nuovo modello con la coscienza di presentare un oggetto che possa fornire una scansione temporale: allo stesso modo di iPhone, tutto fa pensare che si dovrà parlare di “un prima e di un dopo Palm del Pre”. Tra le grandi novità è presente il TouchStone: strumento che permetterà di ricaricare la batteria del Palm Pre senza l’utilizzo di cavi. Fantascienza, vero?
Si, avete letto bene: il nuovo Palm Pre potrà essere ricaricato anche senza l’ausilio dei cavi attraverso l’accessorio chiamato TouchStone. Come potete meglio intendere dall’immagine di apertura, il TouchStone è un oggetto sopra il quale posizionare il proprio Palm Pre. Grazie alle onde elettromagnetiche la batteria del cellulare sarà ricaricata.
Questo rappresentava fino a pochi giorni fa il futuro della modalità di ricarica delle batterie. È possibile far risalire la prima volta che si era parlato di induzione elettromagnetica addirittura nell’ormai lontano 2005 a proposito di “SplashPower“. Durante la presentazione del prodotto venne detto che “si crea un campo magnetico che scorre parallelamente alla superficie di un pad dove viene appoggiato un cellulare in modo che la bobina ricevente possa captare facilmente la carica“.
Il nuovo Palm Pre integra questa particolare tecnologia: al suo interno ha una specie di “bobina ricevente” che capta le onde elettromagnetiche. TouchStone, presentato insieme al Palm Pre al CES 2009, si presume possa essere venduto separatamente ad un prezzo ancora da definire come quello del cellulare stesso.
La cosa ci fa piacere: personalmente ho l’abitudine di caricare il cellulare sul comodino a fianco al letto. Vorrei evitare, per quanto sicura possa essere questa tecnologia, di essere al centro di questi “raggi”: tra Wi-Fi, cellulari etc, posso anche farne a meno.
danielyno 10 Gennaio 2009 il 14:09
“La cosa ci fa piacere: personalmente ho l’abitudine di caricare il cellulare sul comodino a fianco al letto. Vorrei evitare, per quanto sicura possa essere questa tecnologia, di essere al centro di questi “raggi”: tra Wi-Fi, cellulari etc, posso anche farne a meno.”
quoto, oramai dovrei essere verde fluorescente, altro che polonio !!!
Michele Baratelli 10 Gennaio 2009 il 14:11
@ danielyno:
ahahah siamo in due allora 🙂
fabio 5 Luglio 2009 il 13:30
Non c’è niente di fantascientifico, il mio spazzolino elettrico da 19,90€ lo fa da anni!!!!
Diceilsaggio 1 Marzo 2010 il 18:20
“La cosa ci fa piacere: personalmente ho l’abitudine di caricare il cellulare sul comodino a fianco al letto. Vorrei evitare, per quanto sicura possa essere questa tecnologia, di essere al centro di questi “raggi”: tra Wi-Fi, cellulari etc, posso anche farne a meno.”
Ignorante. Non e’ che questa sia una “cosa misteriosa”.
Un alimentatore tradizionale o questo vicina la testa e’ la stessa cosa.
Quel che conta e’ la distanza.