Gli appassionati di fai da te non possono proprio fare a meno della loro cassetta degli attrezzi piena zeppa di chiavi, cacciaviti, metri, ecc. Al suo interno trovano sempre tutto l’occorrente per portare avanti i propri progetti e creare passo dopo passo la casa perfetta.
Tra tutti gli strumenti presenti sul mercato, ce n’è uno che spesso viene dimenticato: il multimetro. Certo, non servirà per migliorare l’estetica degli interni di un’abitazione, ma ha una funzione altrettanto importante che non deve essere sottovalutata.
Nell’articolo di oggi scopriremo insieme perché tutti dovrebbero avere in casa un multimetro e vedremo alcuni degli usi più comuni.
Cos’è un multimetro?
Il multimetro è un dispositivo elettronico che permette di testare il corretto funzionamento di qualunque oggetto che funziona grazie alla corrente: dalle pile ai circuiti elettrici, dagli elettrodomestici agli impianti domestici.
I multimetri possono avere un quadrante digitale o analogico su cui è possibile effettuare le letture dei valori registrati. Oltre a quello, tutti i modelli presentano una manopola per la scelta della modalità e dei fori in cui inserire i due cavi in dotazione: uno rosso e uno nero.
Non bisogna lasciarsi intimidire da tutte le funzioni presenti sul dispositivo! In ambito domestico, quelle più utili sono la misurazione della tensione, della continuità e della resistenza nei dispositivi e nei circuiti elettrici. Allo stesso modo, non serve acquistare modelli cari e pieni di funzioni diverse perché in casa basta tenere un modello da 20 euro. Di seguito scoprirai per cosa puoi usarlo.
Testare le batterie
Tutti noi abbiamo in casa un cassetto pieno di pile e batterie, alcune usate, altre nuove. Ma come capire quali sono da buttare e quali da tenere? Ebbene, il tuo nuovo multimetro può rispondere a questa domanda.
Collega il puntale con il filo nero al connettore “COM” e quello con il filo rosso al connettore etichettato volt (V) e ohm (simbolo omega), poi ruota la manopola nel multimetro sulla posizione di tensione CC. Adesso non rimane che posizionare il puntale nero in corrispondenza del polo negativo della pila e quello rosso sul polo positivo (l’estremità che sporge).
Così facendo, sul display o sul quadrante potrai vedere il valore della tensione in tempo reale. Se viene visualizzato “0L”, l’intervallo di tensione è impostato su un valore troppo basso. Le batterie standard usa e getta AA e AAA hanno una tensione nominale di 1,5 volt. Una batteria per orologio CR2032 distribuisce 3 volt. Quindi, se vedi un valore che corrisponde alla tensione nominale della batteria (o leggermente superiore), va comunque bene. Una lettura inferiore indica una batteria che si sta scaricando o è scarica.
Il multimetro per controllare le prolunghe
Se vuoi accertarti del funzionamento di una prolunga, imposta il quadrante del multimetro sulla modalità test di continuità (simbolo simile a quello del Wi-Fi) e inserisci i cavi come nell’esempio precedente.
Posiziona il puntale con cavo nero all’interno di una delle prese della prolunga e quello rosso sull’estremità della spina. Se la prolunga funziona, il multimetro emette un segnale acustico che è prova della continuità, cioè la corrente arriva senza intoppi da una parte all’altra.
Trovare una presa malfunzionante o un interruttore difettoso
Se c’è una presa o un interruttore che non funziona, non sempre è un problema di approvvigionamento elettrico. Per scoprirlo, la prima cosa da fare è staccarli usando l’interruttore presente nel quadro elettrico della casa, poi inserire il puntale nero in “COM”, quello rosso in “V/ohm” e la manopola del multimetro sulla modalità resistenza (ohm).
Adesso è possibile toccare con il puntale nero la presa o l’interruttore e con quello rosso il terminale in ottone accanto. Sul multimetro dovrebbe apparire la sigla “0L” che significa che c’è una resistenza infinita sul circuito.