Fanno discutere ancora le rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre per fatturazione a quattro settimane, considerano il fatto che ci sono rimborsi in arrivo per gli utenti che hanno dovuto pagare di più da giugno 2017 per rincari ingiustificati a detta delle autorità. Necessario quindi approfondire la vicenda in questione qui in Italia.
Qui di seguito possiamo esaminare più da vicino quanto è stato annunciato in queste ore direttamente dalla nota emessa a seguito del Consiglio Agcom, con relatore il commissario Francesco Posteraro:
“L’Autorità, con le delibere 112/18/CONS, 113/18/CONS, 114/18/CONS e 115/18/CONS, aveva diffidato gli operatori a far venir meno gli effetti dell’illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture emesse successivamente alla data del 23 giugno 2017. Con la delibera 269/18/CONS, l’Autorità, nel rispetto delle recenti indicazioni del Tar del Lazio, volte a contemperare i diritti degli utenti con le esigenze di sostenibilità economico-finanziaria da parte delle aziende, ha individuato il nuovo termine entro cui gli operatori dovranno ottemperare a quanto richiesto nei citati provvedimenti di diffida”.
Insomma, a seguito delle rimodulazioni TIM, Vodafone, Wind e Tre concepite nel 2017 con il passaggio alla fatturazione a quattro settimane, tutti i costi extra verranno riaccreditati agli utenti, anche in caso di cambio operatore come avrete notato oggi.