Qualcuno tra voi magari ancora non lo sa (anche se dubito fortemente) di cosa significhi in ambito commerciale la parola “retention“. Può essere intesa come un’offerta altamente vantaggiosa che viene proposta al cliente quando quest’ultimo decide di disdire un servizio. Esempio: Sky vi ha stufato e volete passare al digitale terreste? Bene, una volta spedita la disdetta a Sky è possibile che un operatore molto gentile vi chiami e vi faccia nuovo proposte sul canone mensile “che non potete rifiutare”. La stessa cosa avviene per la telefonia mobile e lo avrete sicuramente sperimentato sulla vostra pelle quando se in passato avete deciso di cambiare gestore telefonico: negli interminabili giorni di attesa dell’effettivo passaggio, avrete sicuramente ricevuto delle telefonate in cui vi venivano offerti bonus esclusivi. La AGCOM ha ora stabilito, però, che il tempo massimo che può trascorrere tra richiesta di portabilità (MNP) e l’effettivo passaggio, non deve superare i tre giorni. È la fine delle retention telefoniche?
Tutta la delibera dell’AGCOM è possibile trovarla qui, noi ci limitiamo a riportare il tratto che ci interessa.
“Il periodo di realizzazione della prestazione di MNP non supera tre giorni lavorativi dall’invio della richiesta da parte dell’operatore Recipient fino alla data di cut-over, indipendentemente dall’eventuale termine di preavviso per il recesso dal contratto. L’invio della richiesta da parte del Recipient avviene nei giorni lavorativi entro le ore 19:00. Gli operatori possono estendere, nell’Accordo quadro, l’invio della richiesta anche nei giorni non lavorativi. Il risultato della validazione è inviato anche al Ministero dello sviluppo economico-Comunicazioni entro le ore 10:00 del giorno lavorativo successivo alla richiesta del Recipient. La portabilità è effettuata dopo due giorni lavorativi dalla notifica di validazione, definendo delle fasce orarie per la portabilità in modo da contenere l’eventuale disservizio al cliente richiedente in un intervallo temporale massimo di 2 ore. L’Autorità si riserva di valutare la possibilità di ridurre ulteriormente la durata del periodo di realizzazione mediante l’adozione di nuove soluzioni procedurali.”
Che sia davvero la fine “dei giochetti” e l’inzio di una nuova epoca di tariffe leggermente più vantaggiose per tutti? Personalmente ci credo davvero poco, sono sicuro che qualcosa si inventeranno oltre che a impiegare mesi per renderle operative. Come al solito, però, sarei felicissimo di essere smentito.
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