La crisi economica c’è e si fa sentire in America: migliaia di persone che attualmente lavorano per Yahoo perderanno il proprio posto di lavoro con l’arrivo del prossimo anno. Infatti ieri mattina, un lunedì molto triste per tanti dipendenti, è stato ufficiosamente confermato che Mercoledì si avrà l’ufficialità dei licenziamenti. Questa notizia in realtà è risaputa già dal 21 Ottobre quando Jerry Yang ha ufficializzato il nuovo piano economico della società ma è stata decisamente offuscata dall’auto-eliminazione dello stesso dalla dirigenza di Yahoo poiché le critiche per la mancata fusione con Microsoft erano ormai insopportabili. Ecco che in un nuovo comunicato, passato anch’esso un po’ in penombra, Yahoo definisce i termini del nuovo piano economico societario che prevede, effettivamente, migliaia di licenziamenti.
Ecco un veloce resoconto dei temi trattati dal comunicato.
– Il numero dei licenziamenti attualmente rimane a 1500, anche se, data l’attuale congiuntura economica, varie fonti si aspettano che Yahoo possa licenziare ancora altre persone fino ad arrivare a circa 2000 persone lasciate a casa.
– I licenziamenti sono concentrati sui vari settori del gruppo. Saranno più colpiti quelli delle risorse umane e quelli finanziari dal momento che le spese in questi settori sono maggiori delle entrate che generano.
– I dipendenti interessati sapranno il tutto Mercoledì mattina e avranno il “normale periodo di separazione”, il che significa che dovranno lasciare il proprio ufficio lo stesso giorno entro poche ore.
-Tanti altri dipendenti ora non sanno se in un prossimo futuro potrebbero essere licenziati anche loro perché l’azienda ha intenzione, in futuro, un’ulteriore idea di ristrutturazione chiudendo altri progetti.
– Yang non ha ancora abbandonato la poltrona di CEO e crediamo forse che questa settimana non sia decisamente la migliore per nominarne uno nuovo. Consigliamo però a Yang di stare lontano dalle varie sedi e comportarsi come se si fosse davvero auto-eliminato.
Chissà cosa sarebbe successo se Yahoo si fosse fusa con Microsoft: peccato però che “con i se e i ma” non si faccia la storia.