Quando si dice cambiamento di rotta. Abbiamo (e il Web ha) spesso accusato Nokia di sfornare sempre nuovi modelli di telefoni cellulari che, sebbene rivisti nell’estetica per una sorta di ringiovanimento, sono “sempre tutti uguali”. Un esempio su tutti: il nuovo Nokia N96, sebbene ormai è paragonabile per funzioni a un computer portatile, non non invita i possessori del precedente modello (Nokia N95 ndr) all’acquisto. Forse il produttore finlandese ha finalmente capito il problema, forse il cambio di rotta era già previsto. Dopo il tanto chiacchierato Nokia 5800 (per via del prezzo “variabile”), primo vero cellulare touch screen di Nokia, ecco che arrivano le prime immagini del Nokia E75 che, con la sua tastiera qwerty slide, diversifica le linee dei prodotti. Sarà un best seller?
Purtroppo nella rete, al momento, circolano solo immagini del nuovo Nokia E75 e poco di più: non si sa ancora nulla di preciso riguardo al prezzo e altri dettagli. Anche la data di distribuzione è ancora classificabile come “non pervenuta”. L’unica operazione che possiamo compiere, a commento delle immagini fornite da DailyMobile, è quella di osservarle bene per capire qualche dettaglio.
Il Nokia E75 si presenta come un classico telefono cellulare con tastiera alfanumerica sotto l’ampio display: il vero segreto è nascosto agli occhi di chi poco se ne intende. Un pannello a scorrimento posto alla base del telefono (slide) si muove e rivela una tastiera qwerty completa: anche il più esigente scrittore di E-Mail e sms potrà dirsi soddisfatto questa soluzione.
Il sistema operativo che “muove” il nuovo Nokia E75 è il sempreverde Symbian: ormai un classico per i telefoni “di fascia alta” della casa finlandese. Una volta messo in orizzontale il nuovo Nokia E75 è possibile godersi pienamente lo schermo da 2.4 pollici su cui leggere, oltre che scrivere comodamente grazie alla tastiera qwerty, sarà davvero un’operazione piacevole.
Il nuovo Nokia E75 entra di diritto a far parte del nuovo progetto di Nokia: fornire la stessa infrastruttura software (ormai più che amata e collaudata) assieme a diversi “form factor”. Sarà questa la via del successo?
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