Il Samsung Galaxy Note 2 vive un confronto a distanza, come è normale che sia, con il suo diretto predecessore, vale a dire il Samsung Galaxy Note, considerando che spesso e volentieri sono molto significative le migliorie che la casa produttrice introduce tra un device e l’altro che appartengono alla stessa famiglia di modelli, come nel caso del phablet.
In particolare, il Samsung Galaxy Note 2 ha portato con sé una piccola rivoluzione, per quanto concerne il device leggermente più curvo e decisamente simile a quello del Samsung Galaxy S3, senza dimenticare l’ulteriore ingrandimento dello schermo: se con il Samsung Galaxy Note ci siamo fermati a 5.3 pollici, infatti, con il Samsung Galaxy Note 2 siamo arrivati fino a 5.5 pollici, con un mancato aumento, a sorpresa, del suo peso, considerando che in entrambi i casi siamo attorno ai 180 grammi.
Più marcato, invece, il gap per quanto concerne il processore: con il primo phablet, infatti, ci siamo fermati ad un chip dual core da 1.4 GHz, mentre con il Samsung Galaxy Note 2 è stato possibile fare un deciso passo in avanti, se consideriamo che con lo smartphone in questione è stato assicurato agli utenti un processore quad core da 1.7 GHz, superiore anche a quello del Samsung Galaxy S3.
Inevitabile, poi, che l’ingrandimento dello schermo e l’evoluzione del processore, richieda al Samsung Galaxy Note 2 una batteria più potente: in questo caso, infatti, la capienza è arrivata fino a 3100 mAh, capace di dare maggiori garanzie rispetto a quella da 2500 mAh, che è invece stata messa a disposizione degli utenti che sono in possesso di un Samsung Galaxy Note.
Scontato che il Samsung Galaxy Note 2 porti con sé anche degli spunti interessanti, a proposito del miglioramento di alcune funzionalità: in questo caso, un elemento emblematico è rappresentato senza ombra di dubbio dalla nuova S Pen dello smartphone Android, giunta qualche mese fa.