La Apple, da sempre segue una linea rigida sulla presenza delle applicazioni sul suo App Store e continua a fare così, dicendo di no all’applicazione di WikiLeaks, rimossa da poco dal negozio on line di applicazioni. Questo software permetteva di ricevere gli aggiornamenti del sito web di Julian Assange e si è vista rimuovere anche senza una motivazione certificata.
Questo perchè probabilmente, diffondere una motivazione ufficiale significherebbe innescare nuove polemiche e problemi come successo già con Amazon o con le società di pagamento on line.
L’applicazione che costava 1,99 dollari era compatibile sia con iPhone, che con iPad ed iPod Touch.
La scelta non è stata chiara se nasca per motivi “politici”oppure perchè la stessa applicazione non è ufficiale ma curata da terzi. La motivazione più concreta è che le applicazioni non commerciali non possono essere a pagamento, mentre l’applicazione WikiLeaks sviluppata da Igor Barinov tratteneva una parte del ricavato per darla allo sviluppatore stesso.