Cari lettori, più volte ci siamo occupati dell’aspetto economico della telefonia mobile. Un periodo, questo, sicuramente non roseo per moltissime grandi aziende, seppur il settore sia in costante crescita, grazie soprattutto all’aumento della domanda da parte delle nuove economie come Cina, India e Est Europa. Insomma, una sorta di controtendenza dei dati economico-finanziari di diversi colossi colossi commerciali.
I motivi? Sarebbe abbastanza difficile e probabilmente anche noioso parlare del perchè gruppi commerciali cosi importanti vengono risucchiati nel turbine della recessione ma possiamo comunque basarci sulla superficie del problema, ovvero: aumento della concorrenza, abbassamento dei prezzi medi dei cellulari e, ovviamente, mancanza di rinnovamento da parte delle case produttrici. Proprio quest’ultimo aspetto potrebbe essere una delle cause più chiare dello scivolone di Motorola degli ultimi anni.
Come ha fatto uno dei primi produttori di terminali al mondo trovarsi in questa situazione? Sicuramente tutte le possibilità sopraelencate hanno giocato nella crisi di Motorola la quale, dopo il successone dell’ormai noto Razr (e, a dire la verità, anche un po’ superato per quanto riguarda design e funzioni), non è riuscita a trovare la chiave del cambiamento in un mercato cosi dinamico e difficile qual è quello odierno.
Ma qualcosa sembra cambiare. Con la massiccia operazione di rilancio, attraverso prodotti estremamente differenti e di varie fasce di prezzo, l’azienda è riuscita ad ottenere, nell’ultimo trimestre, un pareggio di bilancio importantissimo, contro qualsiasi previsione fatta dagli analisti e interrompendo il trend in rosso degli ultimi mesi, mantenendo saldo il terzo posto della classifica produttori mondiale, dietro a Nokia e Samsung (anche se alcune fonti parlano di un sorpasso di LG sull’azienda statunitense).
Staremo a vedere se il colosso americano riuscirà a mantenere l’equilibrio raggiunto e riuscirà ad ispirarsi in maniera tale da riuscire a competere con i nuovi protagonisti della scena, soprattutto a livello smartphone, settore in netta crescita rispetto ai normali terminali. Un cambiamento che, a nostro avviso, dovrà partire soprattutto in ambito software, migliorando le prestazioni di prodotti che potrebbero e dovrebbero dare di più.