Un tempo i telefonini venivano visti come oggetti che permettevano di fare e ricevere telefonare anche stando fuori casa. Ora, dopo tanti anni, inevitabilmente questa concezione di telefonino si è evoluta e soprattutto negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e proprio metamorfosi con l’introduzione dei dispositivi touchscreen.
Un dispositivo che non serve più solo per chiamare ma bensì per fare tutt’altro. Infatti con i moderni smartphone le possibilità di utilizzo sono quasi infinite grazie alle loro applicazioni. Soprattutto con l’entrata in commercio dell’iPhone il concetto di smartphone si è ulteriormente evoluto portandolo, se possibile, ad un livello ancora superiore.
Telefonare è diventata involontariamente una delle funzioni meno utilizzate di questi telefonini moderni. Questo perché ormai ci si può fare veramente di tutto, dal gustarsi un film a sentire musica, per non parlare poi dello scattare foto o navigare sul web. Già proprio la navigazione web da dispositivo mobile è cresciuta a dismisura negli ultimi anni. Questo certifica il grande successo che hanno avuto questi smartphone che per funzionare al pieno delle loro possibilità devono inevitabilmente essere connessi ad una rete dati cellulare. Molte delle applicazioni presenti per questi dispositivi funzionano utilizzando internet. Per conoscere le previsioni meteo, per aggiornare il proprio profilo sul social network, per leggere le news e per molto altro ancora occorre essere connessi ad una rete dati.
Questo ha causato inevitabilmente un intasamento delle reti che tra non molto verranno spinte verso il collasso. A denunciare questa eventualità è il presidente delle telecomunicazioni Corrado Calabrò che si ritiene molto soddisfatto, e allo stesso tempo preoccupato, della forte crescita di questi dispositivi. Gli operatori mobili invece non sono proprio dello stesso parere: Vodafone Italia, con l’ad Paolo Bertoluzzo, conferma l’esistenza di questo pericolo mentre l’ad di Telecom, Franco Bernabè, smentisce questa eventualità visto che sono stati già avviati degli investimenti per la connessione in fibra delle stazioni radio base, per aumentare la loro potenza e capacità.