In principio era solo Apple. Il suo App Store ha fatto scuola per un esercito di software house et similia, che hanno cominciato a sfornare siti di applicazioni per i device “nemici” dell’iPhone. Attualmente i punti virtuali attivi per gli Stati Uniti sono ben sei.
Parliamo dell’App Store di Apple (il primo ad essere nato), il BlackBerry App World (che riscuote un ottimo successo), l’Android Market (per i neonati device con il sistema operativo di Google), l’OVI Store di Nokia, il Palm App Catalog per il Palm, ed il Windows Marketplace for Mobile, per i prodotti di casa Microsoft.
Gli analisti della Distimo, hanno comunicato qualche numerico dato in più durante il Mobile World Congress di Barcellona. L’App Store di Apple è il più vasto come numero di applicazioni, perchè secondo le stime al momento della comunicazione erano ben 150.998 applicazioni. Il più “povero” è invece risultato essere quello della Microsoft con solo 693 applicazioni on line.
Dal punto di vista del tasso di crescita, a farla da padrone è invece Android Market che con un tasso del 17,8% ha superato la concorrenza.
A queste analisi è stata affiancata anche quella del prezzo medio di applicazioni a pagamento e nello specifico, si parla di ben 8,26 dollari per quelle da BlackBerry, mentre le più economiche sono risultate quelle dell’App Catalog di Palm a soli 2,53 dollari.