Il viceministro delle Comunicazioni, Paolo Romani (in foto), durante la trasmissione L’Arena di Massimo Giletti ha dichiarato che il governo è al lavoro su un progetto di Parental Control per internet, cioè una sorta di censura che i genitori potranno operare sui figli. E questo, come spiega il politico, per tutelare i minori.Ancora non si capisce se quest’idea possa essere davvero concepita per difendere i più giovani o se serva ad abituarci meglio al concetto che siamo tutti controllati ed in qualsiasi momento possiamo essere “tagliati fuori“, fatto sta che il sistema potrebbe essere implementato per legge nei prossimi telefonini. Il chè ci costringerà a ricordarci – ed inserire – il codice “protettivo” se vogliamo sbloccare il contenuto “protetto“… sperando di non dimenticarcelo.
“Sono allo studio strumenti per la tutela dei giovani su Internet, ad esempio il ‘Click sicuro’, che si potrà scaricare a breve dal sito del Ministero, per il quale se i ragazzi che viaggiano su Internet entrano in siti pericolosi – e c’è una lista lunghissima – verrà inviato un Sms ai genitori e la trasmissione gli verrà immediatamente interrotta” dice Romani. Insomma, qualora un minore si trovi a navigare in siti “non approvati”, i genitori verranno avvisati tempestivamente e potranno decidere di bloccare o meno la navigazione dei figli da remoto.
E per essere sicuri che i genitori possano controllare i propri figli alla stregua di un Grande Fratello di Orwell, Romani aggiunge: “il decreto contempla anche l’inversione del Parental Control che, se sarà approvato dalle Camere, sarà già inserito in automatico e non come adesso che lo si deve inserire manualmente“. Insomma, si prospettano tempi duri per tutti quei giovani che sino ad oggi erano abituati alla “libertà di navigazione”. E se da un lato questo decreto porterà “sicurezza” a noi, per dirla tutta, ci preoccupa un po’.
