Cellulari vietati ai bambini, il Giappone ci pensa

di Redazione Commenta

Se siete lettori assidui del nostro blog, saprete benissimo quanto noi di IoChiamo teniamo a tutte quelle tematiche che, anche se non strettamente tecniche, riguardano il mondo della tecnologia mobile e le sue ripercussioni sulla nostra società.

Oggi torniamo infatti a parlare del rapporto che attualmente c’è tra bambini e cellulari, e che un numero considerevole di persone vorrebbe interrompere quanto prima. Un esempio lampante di questa corrente di pensiero è stato rappresentato in Giappone, dove un comitato ha chiesto al primo ministro Yasuo Fukuda di agevolare leggi che vietino un utilizzo spropositato dei telefonini da parte dei bambini, frequentatori di scuole elementari e medie inferiori (per fare un paragone con la nostra struttura di ciclo scolastico).


Per il momento non si parla esplicitamente di cellulari vietati ai bambini, ma la direzione presa non è certo lontana da ciò. In molti sono infatti ad interrogarsi circa la reale utilità che un telefonino possa avere per un bambino, esposto (secondo quanto ritenuto dai promotori del quasi-divieto dei cellulari ai bambini) ai rischi della grande rete e l’istigazione alla violenza, piuttosto che al bullismo.

Per ora la linea generale del Giappone pare orientata verso all’agevolazione di un minore utilizzo dei cellulari da parte dei bambini, con la speranza che questi ultimi, se proprio decisi a possederne uno, lo utilizzino lo stretto indispensabile (cioè solo per telefonare).

Come andrà a finire prima o poi lo scopriremo, ma il dibattito è sempre aperto, e molto probabilmente lo sarà per molti, moltissimi anni… forse fino a quando i cellulari verranno sostituiti con chissà quali altri gingilli tecnologici, ed allora si partirà con le polemiche rivolte a questi ultimi.

Via | Yahoo! News

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